Donzelli firma l’etichetta dell’olio di San Leucio

Donzelli firma l’etichetta dell’olio di San Leucio

di Mariamichela Formisano, de Il Mattino di Caserta

L’olio di San Leucio ha già un’etichetta, ed è un’opera d’arte.
A firmarla il maestro Bruno Donzelli, artista casertano conosciuto in tutto il mondo e che già nel 2007 decise di dedicare la sua opera alle otto etichette dei vini dell’azienda vitivinicola “La Masserie” di Giuseppe Carusone. E oggi, che alla stessa azienda di bellona il Comune di Caserta ha affidato in gestione gratuita per due anni l’oliveto, l’aranceto e il limoneto del complesso monumentale del Belvedere di San Leucio, il brand di eccellenza Carusone – Donzelli non poteva che rinnovarsi, questa volta per veicolare in Italia e nel mondo le linee stilizzate del Belvedere di San Leucio su bottiglie di olio e limoncello.
Intanto è già pronta l’etichetta per l’olio, un tripudio di colori e geometrie per una bottiglia che sembra volare tra piccole foglie d’olivo intorno alla maestosità della “Real Colonia”.
E mentre si attende la data della presentazione ufficiale dell’etichetta firmata da Bruno Donzelli e del packaging che confezionerà il prodotto destinato prevalentemente a un pubblico di estimatori, turisti e visitatori, Giuseppe Carusone precisa: “Date le condizioni dei novanta ulivi affidatici, non riusciremo ad avere frutti prima di un anno. Il che significa che le bottiglie che presenteremo da qui a breve non conterranno l’olio di varietà “Leccino” di San Leucio per il quale si dovrà aspettare almeno l’anno prossimo”.

Come attesta la stessa relazione fornita dal Comune, infatti, le piante denotano condizioni di estrema sofferenza dovuta al fatto che non risultano essere state correttamente potate e concimate, né ci sono tracce di operazioni colturali fatte al terreno. “La nostra sarà una corsa contro il tempo e - aggiunge Carusone – considerato che la concessione ha la durata di appena due anni senza proroga, rischiamo di investire soprattutto tempo e dedizione per poi lasciare ad altri la soddisfazione del risultato.
Ma è una sfida che abbiamo accettato volentieri, coerenti alla nostra politica di sempre tesa alla valorizzazione delle eccellenze storiche del territorio, in barba alle quantità e ai tempi necessari per ottenerla”.
La stessa valenza che due mesi fa ebbe l’affidamento da parte del Comune per dieci anni all’associazione temporanea di impresa “La Masserie”, “Il Verro” di Cesare Avenia e la “Mastio restauri srl”, chiamate al ripristino e alla valorizzazione dei vigneti della Torretta e del Pomarello ai lati dello scalone monumentale del Belvedere.